venerdì 29 luglio 2016

Stop ai contratti pirata negli appalti pubblici


Con la nota n. 14775 del 26 luglio 2016  il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha richiamato l’attenzione delle Direzioni Interregionali e Territoriali del Lavoro sulla necessità di procedere alla verifica del rispetto dei contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative e in relazione al personale impiegato nell’ambito degli appalti pubblici.
La verifica del mancato rispetto dei citati CCNL nega qualsiasi beneficio normativo e contributivo, ivi compreso l’esonero previsto dalle leggi di Stabilità 2015 e 2016 con riferimento ai contratti a tempo indeterminato. 
Risulta, quindi, fondamentale l’intervento della nota, anche alla luce del codice degli appalti (D.Lgs. n. 50/2016), dove è prevista l’applicazione del “contratto leader” in relazione al settore ed alla zona in cui si eseguono le prestazioni.
Si segnala come a tutto il personale, impiegato nei lavori in appalti pubblici e concessioni, vada applicato il contratto collettivo nazionale e territoriale in vigore per il settore e per la zona, stipulato tra le parti sociali firmatarie di contratti collettivi comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e quelli il cui ambito di applicazione sia strettamente connesso all’attività oggetto di appalto o di concessione.
La norma del cosiddetto “contratto leader”, introdotto dal nuovo Codice degli Appalti fa emergere, dunque, in modo evidente la centralità dei nostri contratti e del ruolo di parte sociale svolto dal sindacato in chiave sia economica che normativa, contrastando così contratti “pirata” sottoscritti da organizzazioni sindacali poco rappresentative e, soprattutto, dà una chiara indicazione di quale sia il CCNL da applicare a valle di un appalto. 
In questa nota, il Ministero del Lavoro, fornisce ulteriori chiarimenti sia in termini di settore cooperativistico che di responsabilità solidale.
Riteniamo che la nota premi gli sforzi incessantemente profusi dalla Cisl e dalle sue Categorie per evitare situazioni di dumping contrattuale a valle degli appalti.
Sollecitiamo quindi tutte le strutture a tenere in forte considerazione questo aspetto al fine di tutelare al meglio i nostri rappresentati.

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