lunedì 8 giugno 2015

Dal 15 Giugno sospesa l'attività del Mercatone Uno di Magione



In data 05/06/2015 i Commissari straordinari di Mercatone Uno in amministrazione straordinaria, hanno comunicato l'elenco dei 28 punti vendita che, a partire dal 15 Giugno, saranno temporaneamente sospesi, con conseguente Cassa Integrazione Straordinaria per zero ore per tutto il personale dipendente.
Purtroppo il punto vendita di Magione rientra tra quelli che subiranno tale sospensione e per i 40 addetti si prospettano tempi duri.
I Commissari straordinari Stefano Coen, Ermanno Sgaravato e Vincenzo Tassinari,nel  procedere a chiudere ben 28 dei 78 negozi della rete vendita, comunicano che bisognerà attendere la fine del mese di giugno - termine ultimo previsto dal bando pubblicato il 15 maggio scorso sui maggiori quotidiani italiani per manifestare l’interesse a rilevare il complesso aziendale - per sapere se ciò che resta della nota catena di distribuzione dei mobili e complementi di arredo abbia ancora una prospettiva. Per la Fisascat Cisl Umbria il breve lasso temporale a disposizione dovrebbe essere utilizzato per interloquire con il Comune di Magione e la Regione Umbria che da subito hanno manifestato solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori di Mercatone Uno.
Purtroppo il contesto politico post elettorale non ci aiuta in questa corsa contro il tempo, nonostante ciò chiederemo, unitamente al Sindaco di Magione, di essere ricevuti dall'assessore competente per analizzare la situazione nel dettaglio.
 Così come richiesto ai Commissari straordinari in occasione dell’incontro presso il ministero dello Sviluppo Economico– ha dichiarato il segretario Regionale della Fisascat Cisl Umbria Valerio Natili– chiederemo di verificare se per il Punto Vendita di Magione ci siano a livello territoriale operatori commerciali disponibili a subentrare nella gestione.
“Questa opzione – ha spiegato Natili- consentirebbe di garantire la salvaguardia dei posti di lavoro e non pregiudicherebbe il più vasto programma di cessione del complesso aziendale e delle attività del Gruppo in amministrazione straordinaria”. “In particolare guardiamo con una certa dose di scetticismo alla prospettata possibilità che un negozio chiuso entro il 15 giugno possa essere riaperto prima della fine dell’anno in corso, – ha incalzato il sindacalista – in quanto una saracinesca abbassata, solitamente, allontana la clientela e rende molto complicato recuperare nell’immaginario del consumatore quell’idea di stabilità e di affidabilità che un’insegna dovrebbe ispirare e che molto influenza le scelte di acquisto soprattutto di beni, come quelli trattati da Mercatone Uno, che potrebbero necessitare, banalmente, di assistenza post vendita”. Confidiamo sul fatto che i Commissari, tre personalità di esperienza e di professionalità indiscutibili, approfondiranno la nostra richiesta e sapranno effettuare le scelte più rispondenti e funzionali al raggiungimento del fondamentale e duplice obiettivo della salvaguardia del Gruppo dichiarato insolvente da un lato e del personale dipendente in esso operante dall’altro, segnando anche una netta ed apprezzabile discontinuità in termini manageriali con un recente passato del quale nessuno ha nostalgia”.