Le segreterie di FILCAMS FISASCAT UILTUCS dell’Umbria dichiarano e ribadiscono la loro contrarietà al sistema deregolamentato e spinto all’estremo delle aperture
commerciali derivanti dal Decreto Liberalizzazioni.
Dopo oltre tre anni di liberalizzazioni degli orari e delle aperture domenicali e festive previste dal decreto “Salva Italia” gli effetti reali e riscontrabili sono completamente negativi. Le liberalizzazioni non hanno portato nessun aumento dell’occupazione, nessun aumento dei consumi ma hanno peggiorato le condizioni di lavoro, impattando sulla vita delle lavoratrici e dei lavoratori in modo fortemente negativo.
Nell’ attuale situazione di crisi del nostro paese, con il persistere della decrescita dei consumi, insistere nel deregolamentare le aperture è dimostrato che non determina un incremento complessivo delle vendite, mentre è palese l’effetto negativo che ciò determina sullo stile e sulla qualità della vita degli operatori del settore.
Anche quest’anno dobbiamo riscontrare come in occasione del 25 Aprile e del 1° Maggio la gran parte delle catene commerciali opteranno per tenere aperte le loro attività, oggi più che mai FILCAMS FISASCAT UILTUCS chiedono che venga approvato il disegno di legge, fermo in parlamento, che pone un limite alle aperture selvagge stabilendo per legge 7 festivi in cui le attività commerciali resterebbero chiuse.
FILCAMS FISASCAT UILTUCS confermano la necessità di cancellare il Decreto sulle Liberalizzazioni e ribadiscono la loro convinzione che il tema delle aperture andrebbe determinato a livello territoriale in un contesto di concertazione con la amministrazioni e gli esercenti locali.
Crediamo e restiamo convinti che si possa lavorare per un commercio che faccia convivere servizi, sviluppo, crescita e corretta concorrenza in una dimensione meno frenetica, più umana, più rispettosa delle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori. Sostenere questo obiettivo significa anche rispettare e valorizzare il significato ed il
valore sociale delle festività.