venerdì 20 dicembre 2013
mercoledì 11 dicembre 2013
giovedì 5 dicembre 2013
Chiusa la procedura di mobilità per il p.v. Coop di Marsciano
Ai lavoratori/lavoratrici del P.V. di Marsciano
Il giorno 03/12/2013 si è siglato l’accordo per la chiusura della procedura di mobilità aperta da Coop Centro Italia per il punto vendita di Marsciano, l’accordo prevede il ritiro dei licenziamenti annunciati a decorrere dal 01/01/2014 ed il mantenimento del negozio in Piazza Carlo Marx.
Tutto ciò rappresenta un importante risultato e permette ai lavoratori/lavoratrici coinvolti, di guardare con minore preoccupazione all’iter del piano di sviluppo che Coop Centro Italia intende realizzare nel Comune di Marsciano.
Tale piano di sviluppo, che prevede l’apertura di un nuovo punto vendita di Coop Centro Italia a Marsciano, sarà oggetto di un confronto all’interno del Consiglio Comunale cittadino che dovrà valutare lo stesso ed esprimere un parere favorevole per la sua realizzazione.
Pertanto la Fisascat e la Cisl di Marsciano si ritengono sufficientemente rassicurate da quello che è il percorso tracciato e confidano che la vicenda sia chiusa definitivamente.
Allo stesso tempo La Fisascat Cisl esprime il suo profondo rammarico per il percorso che Filcams Cgil ha intrapreso autonomamente, finalizzato ad incontrare le forze politiche presenti nel Consiglio Comunale di Marsciano per sensibilizzarle a sostenere il progetto di sviluppo del nuovo punto vendita.
A nostro avviso, Coop Centro Italia, è libera di attuare tutte le politiche di sviluppo che ritiene più opportune per mantenere il proprio posizionamento commerciale e per salvaguardare e sviluppare nuova occupazione.
Allo stesso tempo la Fisascat e la Cisl di Marsciano ritengono che i rappresentanti cittadini eletti in Consiglio Comunale, abbiano tutti gli elementi per valutare in piena autonomia la bontà del progetto che Coop Centro Italia presenterà e quello che sarà il suo impatto sulla collettività marscianese e sull’occupazione.
Pertanto, ferma restando l’autonomia politica delle diverse sigle sindacali, restiamo fortemente scettici della scelta fatta da Filcams Cgil in quanto, a nostro avviso, il ruolo del sindacato deve essere autonomo e rispettoso dell’azione di indirizzo politico che compete alle forze politiche ed all’Amministrazione Comunale.
Al fine di dare adeguata informazione ai lavoratori/lavoratrici del punto vendita di Marsciano con la presente siamo a convocare una assemblea retribuita per LUNEDI 9 Dicembre dalle 13,30 alle 14,30 al fine di illustrare nel dettaglio la nostra posizione e le nostre prossime iniziative.
martedì 3 dicembre 2013
Aperta la procedura di mobilità nei punti vendita il Bimbo
lunedì 25 novembre 2013
Al via la trattativa per il rinnovo del CCNL Terziario
COMUNICATO STAMPA
CONTRATTO TERZIARIO, DISTRIBUZIONE E SERVIZI, AL VIA I NEGOZIATI CON LA CONFCOMMERCIO
RAINERI (FISASCAT): “PRIORITARI IL CONSOLIDAMENTO DEL WELFARE CONTRATTUALE E LA STABILIZZAZIONE DEL LAVORO”
Roma 25 novembre 2013 - Rafforzamento della contrattazione anche per il secondo livello aziendale e territoriale, nuove norme sulla stabilizzazione dell'occupazione, aggiornamento delle norme contrattuali in tema di terziarizzazione, appalti e verifica degli accordi sulla prevenzione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, estensione delle materie oggetto deidiritti di informazione e sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per le donne in seguito a maternità e per gli immigrati al fine di favorire processi di integrazione. Sono queste le principali richieste rivendicate dalla piattaforma unitaria per il rinnovo del contratto nazionale del terziario, della distribuzione e dei servizi che verrà illustrata oggi dalle federazioni nazionali di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs Uil in occasione dellaprima giornata di trattativa con la Confcommercio, prevista per le ore 14.30.
"Sono oltre 3milioni le lavoratrici ed i lavoratori interessati al rinnovo contrattuale per i quali punteremo soprattutto a rafforzare i diritti e le tutele. Per la bilateralità di settore chiediamo anche un ampliamento degli ambiti di intervento” commenta il segretario generale della Fisascat Pierangelo Raineri. “Consolidare il welfare contrattuale, garantire i servizi ai lavoratori e stabilizzare l'occupazione nel settore, oltre a garantire un aumento economico dignitoso, sono le nostre priorità” sottolinea Raineri che ha illustrato anche le altre richieste: un aumento contrattuale a regime di 130 euro al IV livello con l'adeguamento dei minimi tabellari e dei massimali assicurativi per gli operatori di vendita, la rivisitazione dell'attuale sistema classificazione del personaleprevedendo anche l'introduzione delle figure professionali del settore auto e di altri comparti del terziario, dei servizi e del sistema commerciale.
I negoziati per il rinnovo contrattuale proseguiranno il 28 novembre con la Federdistribuzione, la federazione datoriale delle imprese della grande distribuzione.
martedì 12 novembre 2013
mercoledì 6 novembre 2013
Comunicato su incontro con Coop Centro Italia
giovedì 31 ottobre 2013
Al collasso la rete dei concessionari FIAT in Umbria
Il crollo verticale delle immatricolazioni auto che, a livello nazionale, fino a settembre era pari a meno 8,4% rispetto all’anno precedente e ben 11,7% in meno per quanto riguarda FIAT, su base regionale si tramuta in una diminuzione complessiva delle auto immatricolate di oltre 3000 vetture di cui ben 530 in meno sono quelle della casa torinese.
Il risultato di tali numeri ha determinato nella rete delle concessionarie FIAT umbre un vero e proprio collasso che nell’arco temporale compreso tra Maggio ed Ottobre 2013 ha visto andare in crisi prima il Gruppo Centralmotor di Terni, attualmente in concordato con 83 lavoratori in cassa integrazione in deroga a zero ore, l’Auto 2 di Todi che ha licenziato 10 addetti e ultimo a Perugia Safi Autotipo che ha dato seguito a 52 licenziamenti.
Precedentemente già la concessionaria Pucci di Foligno era stata assorbita dalla SAFI ed oggi a seguito dei 52 licenziamenti la filiale di Foligno sarà chiusa definitivamente.
Pertanto la situazione attuale vede in pratica le piazze di Terni e di Foligno non più presidiate da concessionarie FIAT, mentre quella di Perugia, dove SAFi faceva la parte del leone essere contesa dalle uniche due realtà ancora esistenti vale a dire Satiri e Marchi.
La Fisascat Cisl è fortemente preoccupata per le modalità con cui si stanno determinando tali riorganizzazioni, nessuno ci ha mai illustrato un disegno complessivo di quelle che sono le reali intenzioni commerciali di FIAT in Umbria e di come si voglia riorganizzare il panorama delle concessionarie in un contesto del mercato dell’auto fortemente ridimensionato.
L’unica cosa che siamo riusciti a percepire è che ogni concessionario agisce autonomamente e pone in essere le soluzioni che ritiene più adeguate alla sua sopravvivenza, per cui in un contesto cosi disaggregato il destino dei dipendenti è rimesso alla sensibilità del singolo concessionario.
Per cui ci siamo trovati di fronte a situazioni in cui si sono utilizzati tutti gli ammortizzatori sociali possibili per non mettere in atto soluzioni drastiche nei confronti dei dipendenti, ed altre in cui tale sensibilità non c’è stata preferendo tagliare sul personale e proporre accordi di pagamenti degli arretrati economici dovuti ai dipendenti fino a periodi di 18 mesi, con la speranza che l’azienda sia in grado di sostenere e mantenere tali impegni.
Purtroppo dobbiamo segnalare come anche in questo ambito quello che manca, o che non si vuole portare all’attenzione del sindacato è una visione o un progetto di ampie vedute, che sia in grado di definire una strategia che vada oltre l’ordinario e in grado di dare prospettive, per cui anche nel piccolo della nostra regione (ammesso che piccolo si possano definire 150 persone senza lavoro!!!) tocchiamo con mano la crisi di un paese che subisce una involuzione e che senza una politica industriale adeguata uscirà dalla crisi con le ossa rotta, sempre che dalla crisi l’Italia e l’Umbria siano in grado di uscire.
martedì 29 ottobre 2013
Cambio appalto trasporto valori Casse di Risparmio dell'Umbria
Contratto di solidarietà all'IPERSIMPLY di Foligno
martedì 22 ottobre 2013
COOP CENTRO ITALIA CONVOCA LE OO.SS.
mercoledì 16 ottobre 2013
Coop Centro Italia chiude a Marsciano
giovedì 10 ottobre 2013
Manifestazione Unitaria crisi economica Umbria 11 Ottobre Piazza Italia Perugia
UMBRIA
SERVE CHE IL GOVERNO AFFRONTI I VERI NODI DEL IL PAESE PER UNA
NUOVA POLITICA ECONOMICA
L’UMBRIA RIPARTA DAL LAVORO E DALL’INDUSTRIA
CGIL CISL UIL ritengono fondamentale, che nel confronto avviato con il Governo, sia
indispensabile determinare una buona legge di stabilità che inverta le scelte economiche
compiute in questi anni.
Si può e si deve uscire dalla crisi puntando sul lavoro e sulla buona occupazione.
Nella legge di stabilità occorre che si realizzi:
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- Una effettiva restituzione fiscale ai lavoratori dipendenti e ai pensionati;
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- Una riduzione fiscale alle imprese finalizzata a investimenti e occupazione;
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- Il finanziamento della Cassa Integrazione e la soluzione dell’annosa questione degli
esodati;
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- La difesa del Welfare, esso stesso motore di sviluppo, senza il quale non si esce
dalla crisi;
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- Misure efficace di contrasto alla povertà e per la non autosufficienza;
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- La rivalutazione del potere di acquisto delle pensioni;
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- E’ indispensabile valorizzare il lavoro pubblico; riformare la pubblica
amministrazione con l’obiettivo di migliorarne l’efficienza e nel riordino istituzionale destinare risorse alla contrattazione di secondo livello. In questo ambito va sostenuta e rilanciata la contrattazione nazionale di settore favorendo le stabilizzazioni;
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- Priorità è realizzare le condizioni che diano certezze e occupazione ai giovani, la questione giovanile esige una risposta in termini di lavoro equo e dignitoso.
E’ essenziale che la legge di stabilità determini una riduzione del livello di tassazione, per rilanciare investimenti consumi ed occupazione che non possono crescere se si accentua l’impoverimento di lavoratori e pensionati.
E’ inoltre irrinunciabile che la legge di stabilità compia scelte vere di politica industriale.In Umbria la crisi del lavoro e dell’economia è sempre più pesante e richiede interventi urgenti.
Per questo quindi:-
Ridefinire e rafforzare il ruolo del Tavolo dell’alleanza per l’Umbria; potenziando gli strumenti di concertazione e di contrattazione territoriale;
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riformare il tavolo delle crisi presso la Regione strutturandolo come tavolo permanente che si occupa di tutte le crisi in atto e non solo di quelle dichiarate dalle singole aziende (cabina di regia);
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costruire un confronto con le associazioni datoriali per ridare ruolo alla contrattazione aziendale e territoriale sul versante dell’innovazione di processo e di prodotto;
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rideterminare l’utilizzo delle risorse pubbliche orientandole con maggiore selettività verso progetti che rispondano alle caratteristiche dei bandi europei per generare maggiore occupazione a fronte della nuova programmazione 2014/2020;
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5. dare priorità alle aziende manifatturiere che definiscono progetti per l’occupazione femminile;
6. rideterminare il ruolo di marketing territoriale proprio delle agenzie regionali Sviluppumbria e Gepafin di concerto con la cabina di regia della Regione.
Per rideterminare le condizioni di una nuova idea di sviluppo è necessario affrontare nel tavolo dell'Alleanza per l'Umbria il tema delle politiche industriali, a sostegno della soluzione delle crisi e di una maggiore incisività nel promuovere azioni nazionali e locali per garantire investimenti e occupazione. Nei confronti del governo nazionale c'è la necessità di promuovere azioni di mobilitazione al fine di rivendicare interventi e risorse nei processi di reindustrializzazione indispensabili per le soluzioni delle tante crisi dei settori produttivi. Per questo si richiedono maggiori investimenti per l'area ex Merloni e l'attivazione delle procedure per una strumentazione a sostegno delle difficoltà del sistema produttivo ternano.
Su questi temi CGIL CISL UIL dell’Umbria si impegano a costruire una campagna di informazione diffusa attraverso assembleee nei luoghi di lavoro e nelle città più significative attraverso il contributo dei pensionati per arrivare ad un attivo dei quadri e delegati entro il mese di Novembre.
SU QUESTI PUNTI CGIL CISL E UIL DELL’UMBRIA REALIZZANO DUE MANIFESTAZIONI VENERDÌ 11 OTTOBRE ALLE ORE 17,00 A PERUGIA (PIAZZA ITALIA) E A TERNI (DI FRONTE ALLA PREFETTURA).