domenica 21 dicembre 2014

Parte da Todi un nuovo modello di politiche sociali, Voucher INPS e nessuna qualifica per gli operatori


La Fisascat Cisl Umbria, dopo la pubblicazione del bando per   " operatori di condominio e di quartiere ", con il quale il Comune di Todi promuove sperimentalmente l'attività di operatori da destinare a servizi di  assistenza domiciliare verso anziani e disabili, ritiene di dover far presenti le proprie perplessità nei confronti di tale strumento.
Innanzitutto restiamo alquanto sorpresi nel vedere come, il personale che darà la propria disponibilità a svolgere tale servizio non debba avere alcuna qualifica, ma che sia sufficiente  essere  in possesso di un certificato medico di buona salute,  non aver riportato condanne penali, essere in regola con il permesso di soggiorno ed aver compiuto la maggiore età.
In un contesto complesso come la cura e l'assistenza di persone anziane e disabili, il fatto di non prevedere alcuna nozione di base rappresenta una grave lacuna da parte di una Amministrazione Comunale, che in questo modo si presta ad aprire un fronte potenzialmente devastante sia sul piano dei livelli di  assistenza della persona  sia sul fronte occupazionale in quanto viene messa in discussione la figura dell'operatore sociale che con tanta fatica in questi anni si è riusciti a definire e riconoscere all'interno della contrattazione nazionale.
Con tale progetto ci sembra che si voglia sperimentare più il modo per " destrutturare " un modello di politiche sociali che fino ad oggi ( tra alti e bassi ) ha dato buoni risultati nella nostra Regione che non implementare lo stesso, se consideriamo infatti, che un operatore sociale qualificato ha un costo orario complessivo non inferiore ai 17 euro orari, l'introduzione del voucher INPS da 10 euro onnicomprensivi come forma di retribuzione determinerà inevitabilmente una corsa verso un risparmio sui costi di assistenza tutto a carico delle condizioni dei lavoratori, ma anche e soprattutto una diminuzione delle garanzie dell'assistito.
Ci permettiamo di ricordare come solo pochi anni fa, lo stesso comune di Todi, al fine di migliorare e definire in maniera più organica il fenomeno delle " badanti " aveva provveduto ad istituire un albo delle stesse ed a prevedere un corso di qualificazione in maniera tale da garantire un livello di assistenza riconducibile a degli standard minimi, che rappresentava comunque una esperienza innovativa e qualificante, oggi con l'introduzione   " dell'operatore di condominio e di quartiere" il Comune di Todi si rende capofila di una sperimentazione che toglie diritti ai lavoratori e standard minimi di assistenza agli utenti. 

giovedì 11 dicembre 2014

Contributi economici per i lavoratori del settore terziario e turismo


La Fisascat Cisl fa presente che Fino al 28 febbraio, presso il nostro sportello di Foligno in via La Louviere e' possibile  presentare la domanda di rimborso spese sostenute dai lavoratori/ lavoratrici cui si applica il contratto di lavoro del settore commercio e del settore turismo.
Potranno essere rimborsate le spese sostenute  per :
Apparecchio Ortodontico ( per i figli )
Asilo Nido e Campus estivo
Borse di studio Laurea e diploma di maternità 
Libri scolastici
Spese trasporto scolastico
Mensa scolastica
Occhiali da vista ( per figli e lavoratore )
Bonus natalità 
Gli importi variano da un minimo di 200 euro fino ad un massimo di 500 e per potervi accedere e' necessario essere dipendenti del settore Terziario e Turismo di aziende che aderiscono all'Ente Bilaterale.
In un momento di difficoltà economica i contributi messi a disposizione dall'Ente Bilaterale rappresentano a nostro avviso un supporto importante, anche se non determinante, per sostenere i redditi dei lavoratori/ lavoratrici sempre più colpiti dalla crisi e dal continuo aumento della pressione fiscale, pertanto Vi invitiamo da subito a contattarci telefonicamente al n' 074232891oppure ad inviare una mail a fisascatumbria@gmail.com per prenotare un appuntamento per poter presentare la domanda di rimborso.

Contributi economici per i lavoratori del settore terziario e turismo


La Fisascat Cisl fa presente che Fino al 28 febbraio, presso il nostro sportello di Spoleto in via Pietro Conti e' possibile  presentare la domanda di rimborso spese sostenute dai lavoratori/ lavoratrici cui si applica il contratto di lavoro del settore commercio e del settore turismo.
Potranno essere rimborsate le spese sostenute  per :
Apparecchio Ortodontico ( per i figli )
Asilo Nido e Campus estivo
Borse di studio Laurea e diploma di maternità 
Libri scolastici
Spese trasporto scolastico
Mensa scolastica
Occhiali da vista ( per figli e lavoratore )
Bonus natalità 
Gli importi variano da un minimo di 200 euro fino ad un massimo di 500 e per potervi accedere e' necessario essere dipendenti del settore Terziario e Turismo di aziende che aderiscono all'Ente Bilaterale.
In un momento di difficoltà economica i contributi messi a disposizione dall'Ente Bilaterale rappresentano a nostro avviso un supporto importante, anche se non determinante, per sostenere i redditi dei lavoratori/ lavoratrici sempre più colpiti dalla crisi e dal continuo aumento della pressione fiscale, pertanto Vi invitiamo da subito a contattarci telefonicamente al n' 0743222662 oppure ad inviare una mail a fisascatumbria@gmail.com per prenotare un appuntamento per poter presentare la domanda di rimborso.

Contributi economici per i lavoratori del settore terziario e turismo



La Fisascat Cisl fa presente che Fino al 28 febbraio, presso il nostro sportello di Bastia in via Cesare Battisti 3 e' possibile  presentare la domanda di rimborso spese sostenute dai lavoratori/ lavoratrici cui si applica il contratto di lavoro del settore commercio e del settore turismo.
Potranno essere rimborsate le spese sostenute  per :
Apparecchio Ortodontico ( per i figli )
Asilo Nido e Campus estivo
Borse di studio Laurea e diploma di maternità 
Libri scolastici
Spese trasporto scolastico
Mensa scolastica
Occhiali da vista ( per figli e lavoratore )
Bonus natalità 
Gli importi variano da un minimo di 200 euro fino ad un massimo di 500 e per potervi accedere e' necessario essere dipendenti del settore Terziario e Turismo di aziende che aderiscono all'Ente Bilaterale.
In un momento di difficoltà economica i contributi messi a disposizione dall'Ente Bilaterale rappresentano a nostro avviso un supporto importante, anche se non determinante, per sostenere i redditi dei lavoratori/ lavoratrici sempre più colpiti dalla crisi e dal continuo aumento della pressione fiscale, pertanto Vi invitiamo da subito a contattarci telefonicamente al n' 0758001437  oppure ad inviare una mail a fisascatumbria@gmail.com per prenotare un appuntamento per poter presentare la domanda di rimborso.

Contributi economici per i lavoratori del settore terziario e turismo


La Fisascat Cisl fa presente che Fino al 28 febbraio, presso il nostro sportello di Marsciano presso il centro commerciale l'Arco e' possibile  presentare la domanda di rimborso spese sostenute dai lavoratori/ lavoratrici cui si applica il contratto di lavoro del settore commercio e del settore turismo.
Potranno essere rimborsate le spese sostenute  per :
Apparecchio Ortodontico ( per i figli )
Asilo Nido e Campus estivo
Borse di studio Laurea e diploma di maternità 
Libri scolastici
Spese trasporto scolastico
Mensa scolastica
Occhiali da vista ( per figli e lavoratore )
Bonus natalità 
Gli importi variano da un minimo di 200 euro fino ad un massimo di 500 e per potervi accedere e' necessario essere dipendenti del settore Terziario e Turismo di aziende che aderiscono all'Ente Bilaterale.
In un momento di difficoltà economica i contributi messi a disposizione dall'Ente Bilaterale rappresentano a nostro avviso un supporto importante, anche se non determinante, per sostenere i redditi dei lavoratori/ lavoratrici sempre più colpiti dalla crisi e dal continuo aumento della pressione fiscale, pertanto Vi invitiamo da subito a contattarci telefonicamente al n' 075 8742738 oppure ad inviare una mail a fisascatumbria@gmail.com per prenotare un appuntamento per poter presentare la domanda di rimborso.

Contributi economici per i lavoratori del settore terziario e turismo


La Fisascat Cisl fa presente che Fino al 28 febbraio, presso il nostro sportello di Todi in via Angelo Cortesi 42 e' possibile  presentare la domanda di rimborso spese sostenute dai lavoratori/ lavoratrici cui si applica il contratto di lavoro del settore commercio e del settore turismo.
Potranno essere rimborsate le spese sostenute  per :
Apparecchio Ortodontico ( per i figli )
Asilo Nido e Campus estivo
Borse di studio Laurea e diploma di maternità 
Libri scolastici
Spese trasporto scolastico
Mensa scolastica
Occhiali da vista ( per figli e lavoratore )
Bonus natalità 
Gli importi variano da un minimo di 200 euro fino ad un massimo di 500 e per potervi accedere e' necessario essere dipendenti del settore Terziario e Turismo di aziende che aderiscono all'Ente Bilaterale.
In un momento di difficoltà economica i contributi messi a disposizione dall'Ente Bilaterale rappresentano a nostro avviso un supporto importante, anche se non determinante, per sostenere i redditi dei lavoratori/ lavoratrici sempre più colpiti dalla crisi e dal continuo aumento della pressione fiscale, pertanto Vi invitiamo da subito a contattarci telefonicamente al n' 0758943587 oppure ad inviare una mail a fisascatumbria@gmail.com per prenotare un appuntamento per poter presentare la domanda di rimborso.

mercoledì 3 dicembre 2014

Un'esperienza a tutele crescenti senza Jobs Act

Otto i pullman e molte le macchine in viaggio dall’Umbria verso Firenze, nella prima delle tre giornate di mobilitazione organizzate dalla Cisl per trattare di lavoro e sociale. Con la Cisl Umbria anche Fabio Mosciatti, delegato Fisascat Cisl, e il suo contratto a tutele crescenti. Un contratto che è stato applicato alla Maran e R&S a partire dal 2013, a seguito di una contrattazione di secondo livello all’interno del Ccnl degli studi professionali durata per un anno e che ha dato una risposta concreta. Un’opportunità per circa trecento lavoratori coinvolti di essere stabilizzati e maggiormente tutelati con contratto di lavoro subordinato. 

Da co.co.pro. a lavoratori stabilizzati, nel recupero crediti”. Spiega Mosciatti, arrivando ad una manifestazione che tra le priorità trova proprio quella dei contratti a tutele crescenti. La sua sensazione è quella di essere parte di un tutto e che quella proposta, presentata dalla Cisl sul palco di Firenze, scaturisca dal lavoro quotidiano di elaborazione e proposta dei lavoratori e dei delegati, delle prime linee.

“La Fisascat Cisl –ha sottolineato Mosciattiha trovato disponibilità da parte dell’azienda nel percorrere un processo di stabilizzazione in grado di migliorare le condizioni dei lavoratori in un’ottica di equilibrio economico per la stessa. E ciò è stato possibile grazie alla contrattazione di secondo livello”. Ma l’orgoglio del delegato scaturisce dalla consapevolezza di aver dimostrato le potenzialità della contrattazione decentrata. “Superando le prime reticenze delle altre organizzazioni sindacali –ha spiegato- siamo riusciti ad essere concretamente propositivi e adeguatamente rispondenti alle esigenze dei lavoratori. Dall’altra parte, il contratto a tutele crescenti ha consentito di raggiungere un accordo con una delle poche aziende a livello nazionale che operano nei call center che ha permesso la stabilizzazione dei propri collaboratori a progetto”.

Il delegato ricorda il grande lavoro di studio, elaborazione e mediazione, che ha visto impegnati tutti i livelli: quattro delegati aziendali, Valerio Natili e Simona Gola della Fisascat Cisl Umbria e Mario Piovesan e Mirco Ceotto della Fisascat nazionale.

Contrattazione terminata, accordo chiuso e i primi mesi di rodaggio. E i lavoratori? “Centinaia di lavoratori della stessa azienda –ha concluso con soddisfazione il delegato- oggi hanno un contratto di lavoro stabile, che nell’arco di cinque anni complessivi porterà al medesimo trattamento economico, partendo da una base attuale dell’80 per cento. Nel 2018, quindi, questi lavoratori vedranno applicati il 100 per cento di tutti gli istituti previsti dal Ccnl studi professionali”.


giovedì 20 novembre 2014

Un contributo economico per i dipendenti del settore artigiano in cassa integrazione in deroga



Presso le sedi della Cisl Umbria e' possibile, per i dipendenti del settore artigiano in cassa integrazione in deroga, presentare la domanda per usufruire del contributo economico stanziato dall'EBRAU del valore massimo di 2000 euro per coloro che sono in cassa integrazione a zero ore e di 1000 euro per coloro che sono in riduzione di orario.
Il termine per la presentazione delle domande scade il 31/01/2015

mercoledì 29 ottobre 2014

AL TUO FUTURO QUANDO?


“Al tuo futuro quando?” è la campagna di sensibilizzazione della Fisascat Cisl Umbria – categoria del terziario e servizi e della Cisl Umbria che sta partendo in questi giorni. Nel corso della conferenza stampa di questa mattina, che si è tenuta a Perugia, la Fisascat Cisl e la Cisl regionale hanno illustrato le motivazioni per le quali si rende sempre più necessario per un lavoratore aderire a un fondo pensione chiuso e non percepire nell’immediato il Tfr in busta paga. 

Hanno preso parte alla conferenza stampa il segretario generale regionale Cisl Umbria Ulderico Sbarra, il segretario generale regionale Fisascat Cisl Umbria Valerio Natili e il componente di segreteria Simona Gola. 

“E’ una partita di giro, quella proposta dal Governo –ha spiegato il segretario generale regionale Cisl Umbria Ulderico Sbarra- per un giovane, scegliere di percepire il proprio Tfr in busta paga per incrementare i propri consumi, vuol dire togliere la possibilità per un domani di avere una pensione dignitosa. Quindi, no a un uovo oggi per nessuna gallina domani”.

Il segretario generale regionale Fisascat Cisl Umbria Valerio Natili ha sottolineato l’importanza di tornare in mezzo alla gente, non solo durante il lavoro ma anche nella quotidianità, per riempire di contenuti quelli che in molti casi sono slogan qualunquisti. “L’atteggiamento costruttivo della Fisascat Cisl – ha spiegato- tende a far maturare un’opinione propria dei lavoratori, perché quando c’è poca o cattiva informazione è possibile speculare su chi ne sa di meno. E’ quello che in alcuni casi è successo nel 1994, quando con la riforma delle pensioni si è passati dal sistema retributivo a quello contributivo. E che oggi, vede chi va in pensione percepire una retribuzione da fame”. Al lavoratore che aderisce ad un fondo pensionistico chiuso spettano da parte dell’azienda 20 euro al mese, che sono 280 euro l’anno. Questo vuole dire 8 mila 5 cento euro in trent’anni per il proprio futuro pensionistico. 

La campagna “Al tuo futuro quando” vedrà impegnata la Fisascat Cisl Umbria dal 1° al 3 novembreal Perugia a Pian di Massiano alla Fiera dei Morti, l’11 novembre a Todi alla Fiera di San Martino e il 14 novembre a Città di Castello nel corso della Fiera cittadina. I segretari e gli operatori saranno a disposizione per chiarimenti, informazioni e per un costruttivo confronto con i lavoratori e i cittadini. Per informazioni è possibile chiamare il numero 370.31.06.181 o scrivere alla mail fisascatumbria@gmail.com.




lunedì 27 ottobre 2014

Turismo religioso nell'arcidiocesi Spoleto-Norcia-Cascia e prospettive di sviluppo


La Fisascat Umbria, unitamente ad INCIPIT CONSULTING, promuovono una tavola rotonda per discutere delle prospettive di sviluppo del territorio di Spoleto-Norcia-Cascia legate alla valorizzazione del turismo religioso, se ne parlerà Venerdi 7 Novembre presso il Convitto INPS di Spoleto con i sindaci dei tre comuni, con il rappresentante dell'arcidiocesi, il presidente di Federalberghi della Provincia di Perugia ed il segretario nazionale generale aggiunto Fisascat Cisl Giovanni Pirulli.

mercoledì 22 ottobre 2014

TFR IN BUSTA PAGA? AL TUO FUTURO QUANDO?




Parte la campagna di informazione in favore dei fondi pensione chiusi.
La Fisascat e la Cisl dell'umbria a partire dal 1' Novembre mettono in campo un tour nella nostra regione di 10 tappe che toccherà le principali Città dell'Umbria al fine di sensibilizzare i lavoratori all'adesione ai fondi pensione chiusi.
Sono ancora troppi i lavoratori che non conoscono i vantaggi dei fondi pensione, ma soprattutto sono tanti i giovani lavoratori che non conoscono quali nefasti effetti le varie riforme pensionistiche avranno sul loro reddito una volta terminata la vita professionale.
Mercoledi 29 nella conferenza stampa di presentazione verranno illustrate nel dettaglio le varie tappe, la prima delle quali sarà a Perugia in occasione della fiera dei morti a PIAN di MASSIANO.
#ALTUOFUTUROQUANDO......CI PENSI???

mercoledì 8 ottobre 2014

LIOMATIC ALLE 13,30 di mercoledì intervista al Segretario Generale



Alleghiamo la rassegna stampa odierna e si informano i lettori che alle 13,30 il Segretario Generale Fisascat Cisl Valerio Natili sara' in diretta telefonica a TEF Channel per illustrare la situazione

mercoledì 1 ottobre 2014

TFR IN BUSTA PAGA? LA PROPOSTA È INDECENTE


In merito alla proposta di anticipare in busta paga il 50% del TFR dei lavoratori, al di la' delle tante valutazioni e criticità che ciò comporta, vorremmo limitarci a mettere in evidenza che il TFR dei lavoratori e' già stato " venduto " una volta, quando la riforma pensionistica ha previsto di destinare il TFR a forme pensionistiche complementari ( chiuse o aperte).
Pertanto proporre di mettere in busta paga il TFR, oltre a determinare una perdita economica per il lavoratore in virtù della differente tassazione  ( agevolata per il TFR rispetto alla retribuzione ), determinerebbe nel lungo periodo un esercito di pensionati veramente poveri.
invitiamo i lavoratori a stare molto attenti alle " sirene " , ed a seguire le iniziative prossime venture che la FISASCAT UMBRIA metterà in campo per promuovere l'adesione ai fondi pensione chiusi.

martedì 30 settembre 2014

Assemblea sindacale lavoratori LIOMATIC


Lunedì 6 Ottobre dalle ore 16 alle 17,30 presso la sede di Liomatic Spa in via dell'Orzo a Balanzano si terrà l'assemblea dei dipendenti Liomatic, nel corso della quale le Organizzazioni sindacali illustreranno nel merito i contenuti della comunicazione pervenuta relativa all'apertura della procedura di mobilità .
Con questa assemblea Filcams Cgil Fisascat Cisl e Uiltucs Uil vogliono fornire ai lavoratori tutte le informazioni necessarie ed illustrare dettagliatamente le difficoltà di tale trattativa.
Ricordiamo che Liomatic ha comunicato 151 esuberi su un totale di 609 dipendenti e di questi ben 61 nella Regione Umbria.
Inoltre a complicare ulteriormente il quadro complessivo è l'impossibilità ( salvo novità ) di accedere agli ammortizzatori sociali in virtù di un inquadramento aziendale alquanto atipico presso l'INPS.
In vista del primo incontro previsto con l'Azienda a Roma per il 20 Ottobre le Organizzazioni Sindacali reputano opportuno informare dell'argomento l'opinione pubblica ma anche e soprattutto le Amministrazioni locali al fine di aprire un confronto costruttivo con la proprietà.

martedì 23 settembre 2014

Il silenzio degli innocenti



Non vogliamo entrare in questa sterile polemica, preferiremmo che il dibattito sul mondo del lavoro si sviluppasse tra diverse scuole di pensiero relativamente a quali azioni intraprendere per creare lavoro e buona occupazione.
Ci piacerebbe conoscere dal Governo quali risultati si aspetta dall'abolizione dell'art.18, ma noi siamo pronti a trattare sempre e comunque senza alcun pregiudizio.
Allo stesso tempo vorremmo far presente ai paladini della difesa ad oltranza se ritengono corretto che ai " soci lavoratori " non spettano le tutele dell'art.18 in merito al diritto alla reintegra in quanto "soci".
Vorremmo portare a conoscenza di tutti che i " soci  lavoratori " per poter lavorare devono pagare una quota sociale, vorremmo portarvi a conoscenza che quando si trova una occasione di lavoro con una cooperativa non viene offerta la possibilità di aderire come socio o come lavoratore dipendente, ma tutto ciò nel tempo non sembra essere interessato granché ai paladini della difesa ad oltranza.
Ribadendo che reputiamo il dibattito fuorviante, non crediamo neppure a chi dice estendiamo a tutti l'art. 18 sarebbe la solita presa per i fondelli.
Allora Vi salutiamo con una semplice domanda: perché nel mondo cooperativo si riscontrano le peggiore condizioni contrattuali ed il più alto tasso di flessibilità non governata oltre alla totale assenza di ogni ammortizzatore sociale? (ad eccezione dell'ASPI per la quale si deve ringraziare il Ministro Fornero- ed è tutto un dire....-)




venerdì 19 settembre 2014

Liomatic annuncia 151 esuberi



Come avevamo anticipato in un precedente Post, la crisi economica non risparmia nemmeno il mondo della gestione di macchine distributrici di bevande e così anche l'azienda umbra leader del settore ha comunicato l'intenzione di procedere ad una riduzione del personale sulle 13 unità organizzative distribuite su 6 regioni e sulla sede centrale di Perugia.
Complessivamente l'azienda ha dichiarato,su 609 dipendenti, un esubero di 151 lavoratori, la comunicazione e' stata inoltrata alle segreterie nazionali di FISASCAT CISL, FILCAMS CGIL E UILTUCS UIL le quali hanno immediatamente richiesto un incontro per conoscere nel merito e più dettagliatamente la situazione.
La Fisascat Cisl Umbria reputa assolutamente necessario avviare con i lavoratori un percorso finalizzato a conoscere meglio la realtà aziendale ( all'interno della quale non esiste una Rappresentanza Sindacale Aziendale ) al fine di individuare insieme le possibili alternative agli eventuali licenziamenti,pertanto invita tutto il personale dipendente all'incontro che si terrà MARTEDÌ 23  SETTEMBRE ALLE ORE 18 PRESSO LA NOSTRA SEDE IN VIA CAMPO DI MARTE 4/N-5

Info: fisascatumbria@gmail.com
WhatsApp/sms 370 3106181
Facebook: fisascatumbria



venerdì 12 settembre 2014

E' crisi anche nel mercato dei distributori di bevande



Non c'è settore che non subisca i contraccolpi della crisi economica e proprio oggi e' arrivata la comunicazione ufficiale che LIOMATIC s.p.a.,  Leader indiscusso nella nostra regione nella gestione di macchine distributrici di bevande calde e fredde, ha aperto una procedura di riduzione del personale.
Nei prossimi giorni si avvierà la fase di consultazione sindacale nella quale ci auspichiamo di poter porre in essere soluzioni alternative ai licenziamenti comunicati

fisascatumbria@gmail.com

giovedì 7 agosto 2014

Il Comune di Perugia taglia le convenzioni del 20%



Le difficoltà del bilancio del Comune di Perugia e la conseguente decisione assunta dalla giunta comunale di tagliare, per il periodo Agosto- Dicembre 2014, del 20% le convenzioni in essere, inizia ad avere pesanti ripercussioni tra i lavoratori in appalto.
Dopo aver appreso dalla stampa, l'intenzione della Giunta Comunale di Perugia di porre in essere un atto così complesso, Filcams Cgil- Fisascat Cisl- UIL Trasporti iniziano a verificare nel concreto le conseguenze di tale decisione, la quale, nel solo appalto per " l'affidamento dei servizi cimiteriali, lampade votive, servizi del decoro urbano e servizi di manutenzione ordinaria, del centro storico ed immobili cimiteriali ", determinerà un risparmio per l'Amministrazione di circa 190.000 Euro ma anche pesanti conseguenze sul piano occupazionale.
In tale servizio di appalto sono attualmente occupate 56 persone, per le quali si aprono ora scenari di cassa integrazione in deroga ( con tutte le difficoltà del caso ) e l'inevitabile perdita di reddito.
Siamo consapevoli delle difficoltà in cui si trova ad operare la nuova Giunta Comunale, ma a nostro avviso un atto di governo così complesso e impattante sui redditi dei lavoratori in appalto andava illustrato nel merito alle Organizzazioni Sindacali.
Infatti fino ad oggi conosciamo solo quanto avverrà nell'appalto dei cimiteri, in quanto con le rappresentanze sindacali aziendali e la dirigenza della cooperativa e' stato siglato un accordo per la gestione dell'emergenza fino al 31 Dicembre, ma a tutt'oggi non sappiamo su quanti altri appalti e per quanti lavoratori una decisione del genere andrà a determinare pesanti conseguenze.
E' inutile mettere in evidenza come, una azione di questo genere, possa essere tollerata solo nell'arco temporale attualmente previsto ( 31 dicembre ) e che chiediamo sin da ora di conoscere quali saranno le decisioni che la Giunta intende adottare a partire dal 1° Gennaio per garantire ai cittadini un servizio di manutenzione adeguato, che con tale decisione avrà ricadute inevitabili in disservizi, e per i lavoratori il rispetto dei contratti di lavoro sottoscritti.

martedì 5 agosto 2014

Sbloccato il problema della cassa in deroga


Dopo un lungo “braccio di ferro” fra Ministro dell’Economia e quello del Lavoro è stato emanato il Decreto Legge di revisione dei criteri di concessione della CIG in deroga per il biennio 2014/2015 con relativo sblocco ed adeguamento delle risorse finanziarie per il 2014.

Con ciò si sbloccano le risorse per il pagamento della Cassa in deroga ferme al 31/12/2013 e si supera il limite del 31 agosto per la durata degli accordi regionali di utilizzo delle CIG in deroga per 11.500 lavoratori/trici Umbri interessati.

Queste le novità principali:

Durata della copertura 11 mesi per il 2014 e 5 mesi per il 2015

Limitazione della platea dei beneficiari con esclusione degli studi professionali e dei casi di cessazione di attività

Aumento del requisito per l’accesso da 3 a 8 mesi di contribuzione per il 2014 e di 12 mesi dal 2015

Restrizione graduale dei criteri di concessione e della durata della “mobilità” in deroga dal 2014 per un massimo di 5 mesi elevabile a 7 per coloro che non hanno superato i 3 anni di prestazione di mobilità con un ulteriore limitazione nel 2015

Impegno ad una riforma del sistema degli ammortizzatori sociali a partire dal 2016 attraverso l’attuazione della legge delega relativa al Jobs Act

Copertura finanziaria per il 2014 pari a 1.7 MdL di Euro (per l’Umbria significano circa 30 milioni di Euro) con sblocco immediato di 400 milioni di Euro per assicurare la corresponsione da parte dell’INPS delle indennità relative ai primi 3 mesi del 2014

E’ certamente un passo avanti aver sbloccato e adeguato le risorse finanziarie; ciò è frutto anche delle pressioni sindacali locali e nazionali realizzate nelle settimane scorse, meno positive sono le retribuzioni e limitazione previste per l’accesso alla CIG in deroga già dal 2014 anche se, c’è da dire, alcune di queste, in Umbria, erano già state anticipate e adottate già dal 2013.

Stante la limitazione della durata a 5 mesi, se non ci saranno concreti e consistenti segni di ripresa economica, problemi di copertura della CIG in deroga si porranno per il 2015 e sarà anche necessario mobilitare le risorse della bilateralità, allo scopo accantonate, per garantire un intervento integrativo di sostegno al reddito, a partire dal settore dell’Artigianato.

Ora attendiamo la convocazione di un incontro con la Regione Umbria per condividere le modalità d’attuazione, a livello regionale, dei nuovi criteri, le procedure, l’esatta disponibilità di risorse finanziarie destinate all’Umbria e la possibilità o meno di assicurarne la copertura per gli 11 mesi di CIGO previsti per l’anno in corso.

lunedì 4 agosto 2014

Contributi Economici per i Lavoratori dei settori Commercio - Servizi - Turismo 2014

Anche per l'anno 2014, grazie alle prestazioni previste dagli Enti Bilaterali del Terziario di Perugia e del Turismo dell'Umbria, i lavoratori di questi settori potranno usufruire dei contributi economici a rimborso delle spese sostenute.
La Fisascat Cisl dell'Umbria ha predisposto 6 sportelli presso i quali presentare la richiesta di rimborso:

A Perugia in via campo di Marte 4/ N-5 ( r.rotoni@cisl.it/  3703106181 )

A Spoleto in via P.Conti  ( novellaciotti@hotmail.it / 3703278100 )

A Foligno in via La Louviere ( novellaciotti@hotmail.it / 3703278100 )

A Bastia in via Cesare Battisti 

A Todi in via Angelo Cortesi ( m.apuzzo@cisl.it / 3805914061 )

A Marsciano in Piazza C. Marx  ( m.apuzzo@cisl.it / 3805914061 )

I nostri operatori possono essere a disposizione anche per consulenze in materia di Pensione Integrativa e Assistenza Sanitaria Integrativa, Vi preghiamo cortesemente di contattarli preventivamente al fine di fissare un incontro  che potrà rendere la consulenza più dettagliata possibile.

La Fisascat Cisl Umbria ritiene quanto mai opportuno mettere in evidenza l'importanza e la centralità che, nel nostro settore, rivestono gli Enti Bilaterali, in quanto capaci di interpretare al meglio le esigenze degli operatori del settore e di predisporre in loro favore quelle prestazioni funzionali a rendere un servizio sempre migliore ed a garantire agli operatori le necessarie tutele.

venerdì 1 agosto 2014

Tyssenkrup sospende gli atti unilaterali ed accetta il confronto con Governo e sindacati

Come prevedibile sta salendo la tensione attorno alla vitale vicenda dell’AST- Thyssen Krupp di Terni e per questo Cgil, Cisl e Uil Umbria chiedono da tempo un intervento urgente e immediato da parte del Governo. In questo senso, la notizia che l’ad di Ast Lucia Morselli avrebbe accolto la richiesta del ministro allo Sviluppo Economico Federica Guidi di sospendere gli atti unilaterali e i licenziamenti, e avrebbe accettato di incontrare il 4 settembre i sindacati, è un fatto positivo e un primo risultato della straordinaria mobilitazione messa in atto dai lavoratori e dai sindacati in questi giorni. Un atto necessario, ma di per sé non sufficiente ad offrire le necessarie garanzie per il futuro di Ast.

In questi giorni lo sforzo di lavoratori e sindacati per riaprire la partita è stato straordinario. Lunedì 28 luglio si è svolta una grande manifestazione cittadina, sfociata nell’occupazione della Flaminia per alcune ore. Ieri, 31 luglio, la protesta è cresciuta di intensità fino ad arrivare all’occupazione dell’autostrada del Sole e poi è proseguita con iniziative, ancora in atto, presso la sede della dirigenza, arrivando a coinvolgere l’intera città di Terni. L’arroganza e la chiusura messe in atto dall’Amministratore delegato Lucia Morselli stanno provocando la reazione dei lavoratori del sito ternano.

Considerata la delicatezza che ha assunto la vicenda sia per la sua strategicità produttiva che per l’impatto occupazionale, ma anche per le vicende di ordine pubblico e di ricaduta sociale che si stanno realizzando, Cgil, Cisl e Uil sollecitano, dopo il primo intervento tampone del ministro Guidi, un’azione più incisiva e complessiva del Governo, tesa a ricomporre nel giusto ambito la trattativa sindacale e rimuovere le posizioni oltranziste messe in campo dall’azienda.

Diviene fondamentale attivare questi strumenti e quel livello di interlocuzione al fine di rispettare quanto indicato dalla commissione europea rispetto alla strategicità e alle capacità produttive del sito ternano. Cgil, Cisl e Uil, nel riconfermare la solidarietà e la vicinanza ai lavoratori in lotta per il proprio posto di lavoro, auspicano un sollecito intervento da parte del Presidente del Consiglio Matteo Renzi.

TK non può affidare l’azienda ad una consulente, come la Dott.ssa Morselli, che in maniera imperterrita continua a svolgere il ruolo e la funzione di “tagliatrice di teste”.

L’intervento del Governo e direttamente del Presidente del Consiglio Renzi è necessario qui e ora; perché non possiamo permettere che TK porti avanti, come sta facendo, un attacco mortale al lavoro, alla democrazia, a Terni e all’Umbria.


mercoledì 30 luglio 2014

Ast: i sindacati dalle istituzioni, riaprire discussione su un vero piano industriale


Il Governo italiano deve azzerare e riavviare la discussione sul futuro di Ast con la multinazionale ThyssenKrupp e con le istituzioni locali e il sindacato sulla base di un vero piano industriale, che garantisca prospettive e certezze alla più importante industria di acciai speciali del paese e al principale sito produttivo dell’Umbria. Il piano presentato dall’amministratore delegato di Ast, Lucia Morselli, è da considerarsi inaccettabile e irricevibile”.

E’ questo il messaggio consegnato oggi, 23 luglio, da Cgil, Cisl e Uil provinciali e regionali, affiancate dalle categorie dei metalmeccanici di Terni (Fiom, Fim, Uilm, Fismic, Ugl) e dalla Rsu di viale Brin, alle istituzioni locali, in un incontro al quale hanno preso parte i segretari generali dei tre sindacati umbri, Mario Bravi, Ulderico Sbarra e Claudio Bendini, insieme al sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, all’assessore regionale Vincenzo Riommi e al presidente della Provincia, Feliciano Polli.

I sindacati hanno ribadito alle istituzioni locali la necessità di “un’azione forte e immediata” nei confronti del governo nazionale, chiamato a sua volta a sollecitare un intervento dell’Unione Europea, affinché la vertenza Ast, “che ha una chiara valenza nazionale ed europea, sia affrontata e risolta ai livelli che le competono”.

I sindacati hanno anche ribadito la necessità di una svolta negli indirizzi economici nazionali ed europei, che restituisca finalmente al paese una politica industriale seria ed efficace. “Solo così – hanno avvertito – anche la vertenza Ast potrà essere inquadrata in un progetto di ripresa e sviluppo del paese”.

Intanto, i sindacati dei metalmeccanici di Terni e le Rsu, dopo la settimana di scioperi con assemblee in corso, stanno predisponendo un nuovo calendario di iniziative di mobilitazione che verrà reso noto nei prossimi giorni.


venerdì 11 luglio 2014

Cig in deroga: lavoratori umbri da 6 mesi senza reddito

E’ inderogabile sbloccare immediatamente le risorse per la copertura finanziaria della cassa integrazione in deroga da parte del governo, visto che i pagamenti sono fermi in Umbria da 6 mesi. Ma l’esecutivo invece, a fronte di un’emergenza assoluta che nella regione interessa ormai 11.500 persone delle quali 3.370 a zero ore (quindi completamente prive di reddito), continua a non dare risposte.

Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria sono scese in piazza oggi, 11 luglio, a Perugia, sotto il palazzo della prefettura, per manifestare il disagio e la rabbia dei lavoratori e delle lavoratrici dell’Umbria, con un presidio molto partecipato che ha coinvolto tutte le categorie colpite da questa situazione insostenibile.

I sindacati hanno poi consegnato in prefettura un documento nel quale hanno sottolineato ancora una volta la necessità di un intervento immediato: “L’annunciata riforma degli ammortizzatori sociali – si legge nel documento consegnato da Cgil, Cisl e Uil - con il superamento di quelli in deroga, necessaria a condizione che diventi uno strumento universale ed inclusivo, non può essere utilizzata per ignorare l’esistente: l’emergenza di tutela del reddito di chi oggi si trova collocato in cassa integrazione in deroga”.

Numerosi gli interventi nel corso del presidio, anche da parte di lavoratori che stanno vivendo sulla propria pelle questa situazione di forte incertezza. “Nella mia piccola realtà lavorativa, ho visto tanti colleghi versare lacrime per la situazione che stanno vivendo – ha detto prendendo la parola Gianpiero Della Vecchia, lavoratore in cassa integrazione della Pucciarini Spa, senza reddito da gennaio 2014 – quando si vive alla giornata e non sai cosa mettere sulla tavola, guardare negli occhi i propri figli significa vedere la propria tragedia e non più il futuro e la speranza. Eppure – ha proseguito il lavoratore – la via d’uscita esiste e non va ricercata lontano da noi, ma nella nostra Carta costituzionale che ha in sé tutte le garanzie di cui i lavoratori e i cittadini hanno bisogno”.

Claudio Ricciarelli, segretario regionale Cisl, ha sottolineato la necessità di garantire le risorse per la copertura della Cig in deroga per l’intero 2014, attuando un’azione efficace di lotta agli sprechi e alle rendite finanziarie. Per Mario Bravi, segretario generale della Cgil dell’Umbria, c’è la necessità di aprire una “Vertenza Umbria” che affronti il dramma del lavoro in questo 2014, anno in cui “si continua a distruggere l’occupazione senza dare risposte sul versante degli ammortizzatori sociali”.  Francesca Fiorucci, segretaria regionale della Uil, ha annunciato il proseguo della mobilitazione unitaria, a partire dall’appuntamento nazionale a Roma il 22 luglio con una manifestazione delle regioni del centronord sotto Montecitorio.

Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria hanno infine sottolineato la grave assenza della politica, dei Parlamentari e delle istituzioni locali, in particolare della Regione, all’iniziativa odierna, nonostante le molteplici sollecitazioni ricevute dai sindacati in questi giorni.



giovedì 10 luglio 2014

MANIFESTAZIONE PRESIDIO CASSINTEGRATI IN DEROGA


Il ricorso agli ammortizzatori sociali nella nostra regione nei primi 6 mesi del 2014 conferma una situazione di crisi pesante che dura ormai da 6 anni.

Con la prima tranche di finanziamento sono stai coperti gli ultimi mesi del 2013 e solo 548 domande del 2014 a fronte delle  oltre 5.000 presentate dalle aziende e non ancora autorizzate a causa della mancata copertura finanziaria da parte del Governo.

 

I lavoratori umbri coinvolti dalla cassa in  deroga sono complessivamente 11.500 di questi 3370 sono a zero ore , quindi senza reddito alcuno.

 

L’annunciata riforma degli ammortizzatori sociali, che peraltro riteniamo assolutamente  necessaria, non può essere utilizzata per ignorare l’esistente:   l’emergenza di tutela del reddito di chi oggi si trova collocato in cassa integrazione in deroga.

 

CGIL  CISL   UIL     UMBRIA       ritengono inderogabile sbloccare immediatamente  le risorse per  la copertura finanziaria da parte del governo.Governo che continua a non dare risposte, nonostante le sollecitazioni delle nostre organizzazioni e della conferenza delle regioni e per questo hanno

 

indetto una  manifestazione/presidio delle nostre strutture e dei lavoratori interessati che si terrà venerdì 11 luglio  dalle 10.30 alle 12.30 davanti alla prefettura di  Perugia in Piazza Italia.

 

 

Chiediamo inoltre alle Associazioni datoriali di assumere le loro iniziative per evitare il disastro della chiusura di centinaia di aziende del nostro territorio e evitare alle stesse imprese i rischi connessi ad una mancata copertura degli ammortizzatori sociali in deroga.

 

 

Per CGIL CISL UIL UMBRIA il presidio dell’11 luglio è il primo atto di  mobilitazione all’interno della ” Vertenza Umbria “ che annuncia un autunno molto caldo!


sabato 5 luglio 2014

INSIEME PER RIPARTIRE LA FILCA CISL UMBRIA METTE A CONFRONTO IDEE E PROGETTI


TREVI- Insieme per ripartire: il Convegno organizzato dalla Filca Cisl Umbria, che si è tenuto oggi a Trevi ed è stato coordinato dal segretario regionale Filca Cisl Umbria Emanuele Petrini, è stato motivo di approfondimento e confronto del settore delle costruzioni. Partendo da una descrizione della situazione economico-occupazionale, che ha visto in questi primi 6 mesi dell’anno scendere a sotto 10 mila iscritti gli addetti alle due casse edili provinciali, molti dei quali in cassa integrazione, il segretario generale regionale Filca Cisl Umbria Tino Tosti ha tracciato le linee guida per un rilancio del settore, che si deve basare su un’idea di edilizia diversa. “Riuso” è stata la parola chiave che è stata utilizzata per indicare la strada di un nuovo modo di concepire un settore che in Umbria si caratterizza per la prevalenza di piccole e piccolissime imprese con le poche strutturate in grossa difficoltà. Partendo da questa consapevolezza, Tosti ha sottolineato la necessità di dare maggiore spazio a proposte di edilizia urbana, che in prevalenza si caratterizza per progetti immediatamente cantierabili e che andrebbero ad incidere positivamente anche sulla qualità della vita dei cittadini. Tra gli esempi riportati, quelli delle piste ciclabili, dei marciapiedi e degli spazi verdi. La Filca Cisl, che ha visto l’intervento al convegno del segretario nazionale Franco Turri, nel proporre questo cambio di passo ha sottolineato il ruolo strategico della formazione per il rilancio del settore. Una formazione collegata all’utilizzo degli ammortizzatori sociali e al reimpiego dei lavoratori attraverso la Borsa Lavoro (Blen.it) realizzata con il contratto e “Amico Lavoro”, lo strumento di intermediazione gestito direttamente dalla Filca Cisl.

 

A rinforzare il concetto che vede la crisi dell’edilizia, anche nel territorio di Foligno, come un tassello grosso e pesante in un puzzle di crisi internazionale che sempre di più si è fatta sentire dalle imprese, dai cittadini, dai lavoratori e dai pensionati è stato il segretario regionale Cisl Umbria Pierpaola Pietrantozzi, che ha sottolineato l’esigenza di rivedere il modello regionale di sviluppo ed economico umbro. Per questo è stata ribadita la necessità di ridare ossigeno ai motori dello sviluppo, ma anche di sostenere le imprese più virtuose, valorizzare il settore manifatturiero, rivedere il modello fiscale in una logica di maggiore equità e, quindi, rendere possibile un rilancio dei consumi da parte dei cittadini. In questo processo il sindacato assume una grande responsabilità, essendo proprio esso il principale attore dei corpi intermedi della nostra società.

 

Hanno partecipato ai lavori il docente dell’Università di Perugia professor Mariano Sartore,  l’assessore regionale allo sviluppo economico Vincenzo Riommi, il responsabile Ante territoriale Foligno Gianluca Ciani, il presidente Ance Perugia Massimo Calzoni, Giuseppe Metelli dell’associazione industriali Foligno, il responsabile Cna Costruzioni Umbria Pasquale Trottolini, il presidente di Confartigianato Foligno Giovanni Bianchini. Al convegno erano presenti il segretario generale regionale Cisl Umbria Ulderico Sbarra e il segretario regionale Cisl Umbria Francesca Rossi.



venerdì 4 luglio 2014

Contratti di solidarietà nella grande distribuzione



La crisi ed il crollo dei consumi non risparmiano nemmeno la grande distribuzione, nei punti vendita di Magione di Unieuro e Mercatone Uno le ristrutturazioni aziendali ed il calo dei consumi determinano una riduzione delle ore di lavoro per gli addetti.
In entrambe le strutture sono in essere contratti di solidarietà difensiva, che mantengono i livelli occupazionali ma determinano un impoverimento delle retribuzioni degli addetti.
Le segreterie nazionali di Filcams/ Fisascat/ Uiltucs e le articolazioni territoriali seguono con attenzione l'evolversi della situazione e si auspicano che i piani industriali elaborati dalle 2 catene possano nel breve tempo riportare serenità tra gli operatori di vendita.

All'Umbria serve il coraggio di cambiare

E’ questo il messaggio che è stato lanciato dall’incontro organizzato dalla Cisl e dalla categoria della Funzione pubblica con i quadri e delegati sindacali del settore Enti locali (regione, Provincie, Comuni, Comunità Montane) al quale ha partecipato anche il professor Francesco Clementi dell’Università di Perugia,già componente della Commissione per le riforme costituzionali nominata dal Governo italiano in questa legislatura e, in Umbria, coinvolto a titolo gratuito sulle riforme endoregionali in corso alla luce della c.d. riforma Delrio che cancella le province.

L’incontro, presieduto dal segretario Fp Cisl Ubaldo Pascolini, è stato introdotto dal segretario Cisl Claudio Ricciarelli, il quale ha illustrato il processo di riforma istituzionale in atto in Umbria a seguito alla Legge Delrio e le idee della Cisl per modernizzare e rendere inclusivo il sistema istituzionale umbro e, con esso, migliorare i servizi per i cittadini, favorire la crescita economia e il lavoro, promuovere coesione sociale e contrastare le disuguaglianze, valorizzando il lavoro pubblico.

Con il processo di riforma istituzionale si dovranno affermare in Umbria alcuni principi essenziali, quali:

Semplificazione dei livelli istituzionali passando dagli attuali 5 a 3,
Responsabilità (ogni funzione pubblica deve essere intestata ad un solo livello istituzionale e a questa devono corrispondere risorse, dotazioni organizzative e personale)
Sussidiarietà per avvicinare i servizi ai cittadini e coinvolgereattivamente i corpi sociali vitali della società regionale alla gestione dei beni comuni.
Efficienza efficacia ed economicità dei servizi della Pubblica amministrazione, riducendo l’invadenza impropria della politica nella sfera di gestione, responsabilizzando e selezionando al meglio la dirigenza, facendo prevalere il merito e non l’appartenenza nei meccanismi di selezione del personale.

Ricciarelli ha insistito in particolare sull’esigenza di un’attuazione coerente della Legge Delrio in Umbria che consenta una chiarezza di compiti, funzioni e responsabilità chiare fra i tre livelli istituzionali, mettendo in parallelo il processo di riattribuzionedelle funzioni alle nuove Provincie con il processo di elezione dei nuovi organi eletti e autogovernati dai sindaci.

Per la Cisl è importante che nello smontare e rimontare le funzioni delle attuali Provincie ci sia un disegno chiaro e una visione condivisa: la Regione come livello di programmazione e legislazione, i Comuni come livello di gestione, le nuove Provincie come Enti intermedi di gestione di funzioni di area vasta, assorbendo le residue funzioni amministrative delle ex comunità montane e il personale interessato.

La Cisl chiede di fare una scelta che consenta di riunificare ad ununico soggetto le funzioni relative al mercato del lavoro, formazione professionale e servizi per l’impiego per favorireun’azione più efficace a sostegno del lavoro e dell’occupazione.

Si dovrà infine favorire un processo uniforme di associazionismo dei piccoli comuni in tutta la Regione che stimoli partecipazione dei cittadini e ricadute positive per le comunità locali nella qualità, quantità e costi dei servizi e dell’azione amministrativa.

Inoltre, il segretario Pascolini ha posto l’attenzione sulla necessità di tutelare e valorizzare il personale in questo processo di riforma dando seguito agli accordi con garanzie sulla certezza di lavoro,anche per i precari, mantenendo lo status giuridico e trattamentieconomici, valorizzando le professionali anche con percorsi di formazione e riqualificazione là dove è necessario.

Per questi obiettivi il sindacato della funzione pubblica, unitariamente, ha predisposto un documento di proposte che intende sostenere anche con azioni di pressione sindacale come quella prevista per il 7 luglio davanti alle prefetture di Perugia e Terni.

Il professor Francesco Clementi, nel suo apprezzato intervento, ha sottolineato l’esigenza di mettere in sintonia la riforma istituzionale regionale con il processo più complessivo di riforme costituzionali avviato dal Governo nazionale con particolare riferimento anche al Titolo Quinto sulla legislazione concorrente fra Stato e Regioni.

Inoltre, ha sottolineato il professore, si dovrà fortementesemplificare il processo amministrativo regionale, affermando il principio di “un soggetto, una funzione, una risorsa”. Importante sarà anche collegare il processo di riforma dell’assetto istituzionale dell’Umbria alla futura legge elettorale e all’adeguamento dello statuto con l’obiettivo di ridurre l’invasività della politica e suoi costi impropri, avvicinando l’eletto agli elettori, lungo, in particolare, tre principi: di responsabilità, di trasparenza e di sussidiarietà. D’altronde, ha continuato il professore la Regione dell’Umbria si merita “un nuovo metodo - più aperto, meno intermediato, più attento all’ascolto - nella gestione dei rapporti tra cittadini ed istituzioni; un metodo che  –ha concluso – rappresenta già l’inizio del merito per un cambiamento non più rinviabile.


mercoledì 18 giugno 2014

Rotta la trattativa per il rinnovo CCNL TERZIARIO CONFCOMMERCIO



Dalla segreteria nazionale della Fisascat Cisl arriva la notizia breve e lapidaria che " la Confcommercio nella tarda serata di Martedì 17 Giugno, preso atto delle manifeste difficoltà, ha comunicato la rottura del negoziato "
A breve seguirà comunicato sui dettagli della trattatativa

martedì 17 giugno 2014

Ecco il Logo Ufficiale FISASCAT CISL UMBRIA



Ecco il logo ufficiale della FISASCAT CISL UMBRIA, al termine del sondaggio e' stato scelto da 46,42% dei votanti! per cui come promesso da oggi verrà ufficialmente adottato come logo ufficiale

giovedì 12 giugno 2014

Scegli Il Logo della FISASCAT CISL UMBRIA


nasce ufficialmente la FISASCAT CISL UMBRIA, per coronare questo processo di unificazione abbiamo deciso di coniare il Logo Ufficale della nostra Federazione Territoriale.
Nella pagina Facebook FISASCAT PERUGIA sono pubblicati 3 bozzetti predisposti dal nostro grafico, quello che prenderà il maggior numero di " mi piace " verrà adottato come logo ufficiale, pertanto vi invitiamo ad esprimere il vostro giudizio, auspicandoci che i 3 bozzetti siano comunque di Vostro gradimento.....
Buon " mi piace " a tutti




martedì 29 aprile 2014

Un Flop Annunciato



L'indizione dello sciopero per il 25 Aprile ed il 1' Maggio da parte di Filcams Cgil e' stato,come era facile prevedere,un clamoroso FLOP.
Quando la segreteria FILCAMS ci ha proposto di condividere lo sciopero abbiamo tentato in tutti i modi di far capire l'errore strategico ( sul piano politico )di tale mossa ed abbiamo tentato in tutti i modi di condividere iniziative unitarie per evidenziare il fallimento del Decreto Monti e della liberalizzazione delle aperture degli esercizi commerciali, ma SENZA INDIRE LO SCIOPERO.
Non siamo di certo felici di questo Flop ma allo stesso tempo facciamo presente che non siamo più disponibili a condividere iniziative più di natura ideologica che non di natura esclusivamente sindacale.
Tutti noi sappiamo quanto sia difficile nel settore del commercio chiamare i lavoratori ad azioni di lotta e tanti anni di queste difficoltà dovrebbero servire da insegnamento per non dare sponda alle controparti e strumentalizzare a proprio uso e consumo il poco peso che il sindacato ha in questo settore.
Noi siamo fermamente convinti che il ruolo ed il peso del sindacato nel settore del TERZIARIO e' in questi ultimi anni fortemente aumentato, anche grazie al ruolo della Bilateralità e della contrattazione, strumenti che la FISASCAT CISL ritiene essere i più idonei al fine di tutelare gli addetti del settore.
Per il resto ci dovrebbe essere la politica, che una volta approvata una legge assurda dovrebbe essere in grado di prenderne atto e tirare le dovute conseguenze.
Per cui ribadiamo l'invito a PD-NCD-SCELTA CIVICA E FORZA ITALIA  ad abolire la RIFORMA MONTI SULLE LIBERALIZZAZIONI.