giovedì 7 agosto 2014

Il Comune di Perugia taglia le convenzioni del 20%



Le difficoltà del bilancio del Comune di Perugia e la conseguente decisione assunta dalla giunta comunale di tagliare, per il periodo Agosto- Dicembre 2014, del 20% le convenzioni in essere, inizia ad avere pesanti ripercussioni tra i lavoratori in appalto.
Dopo aver appreso dalla stampa, l'intenzione della Giunta Comunale di Perugia di porre in essere un atto così complesso, Filcams Cgil- Fisascat Cisl- UIL Trasporti iniziano a verificare nel concreto le conseguenze di tale decisione, la quale, nel solo appalto per " l'affidamento dei servizi cimiteriali, lampade votive, servizi del decoro urbano e servizi di manutenzione ordinaria, del centro storico ed immobili cimiteriali ", determinerà un risparmio per l'Amministrazione di circa 190.000 Euro ma anche pesanti conseguenze sul piano occupazionale.
In tale servizio di appalto sono attualmente occupate 56 persone, per le quali si aprono ora scenari di cassa integrazione in deroga ( con tutte le difficoltà del caso ) e l'inevitabile perdita di reddito.
Siamo consapevoli delle difficoltà in cui si trova ad operare la nuova Giunta Comunale, ma a nostro avviso un atto di governo così complesso e impattante sui redditi dei lavoratori in appalto andava illustrato nel merito alle Organizzazioni Sindacali.
Infatti fino ad oggi conosciamo solo quanto avverrà nell'appalto dei cimiteri, in quanto con le rappresentanze sindacali aziendali e la dirigenza della cooperativa e' stato siglato un accordo per la gestione dell'emergenza fino al 31 Dicembre, ma a tutt'oggi non sappiamo su quanti altri appalti e per quanti lavoratori una decisione del genere andrà a determinare pesanti conseguenze.
E' inutile mettere in evidenza come, una azione di questo genere, possa essere tollerata solo nell'arco temporale attualmente previsto ( 31 dicembre ) e che chiediamo sin da ora di conoscere quali saranno le decisioni che la Giunta intende adottare a partire dal 1° Gennaio per garantire ai cittadini un servizio di manutenzione adeguato, che con tale decisione avrà ricadute inevitabili in disservizi, e per i lavoratori il rispetto dei contratti di lavoro sottoscritti.

martedì 5 agosto 2014

Sbloccato il problema della cassa in deroga


Dopo un lungo “braccio di ferro” fra Ministro dell’Economia e quello del Lavoro è stato emanato il Decreto Legge di revisione dei criteri di concessione della CIG in deroga per il biennio 2014/2015 con relativo sblocco ed adeguamento delle risorse finanziarie per il 2014.

Con ciò si sbloccano le risorse per il pagamento della Cassa in deroga ferme al 31/12/2013 e si supera il limite del 31 agosto per la durata degli accordi regionali di utilizzo delle CIG in deroga per 11.500 lavoratori/trici Umbri interessati.

Queste le novità principali:

Durata della copertura 11 mesi per il 2014 e 5 mesi per il 2015

Limitazione della platea dei beneficiari con esclusione degli studi professionali e dei casi di cessazione di attività

Aumento del requisito per l’accesso da 3 a 8 mesi di contribuzione per il 2014 e di 12 mesi dal 2015

Restrizione graduale dei criteri di concessione e della durata della “mobilità” in deroga dal 2014 per un massimo di 5 mesi elevabile a 7 per coloro che non hanno superato i 3 anni di prestazione di mobilità con un ulteriore limitazione nel 2015

Impegno ad una riforma del sistema degli ammortizzatori sociali a partire dal 2016 attraverso l’attuazione della legge delega relativa al Jobs Act

Copertura finanziaria per il 2014 pari a 1.7 MdL di Euro (per l’Umbria significano circa 30 milioni di Euro) con sblocco immediato di 400 milioni di Euro per assicurare la corresponsione da parte dell’INPS delle indennità relative ai primi 3 mesi del 2014

E’ certamente un passo avanti aver sbloccato e adeguato le risorse finanziarie; ciò è frutto anche delle pressioni sindacali locali e nazionali realizzate nelle settimane scorse, meno positive sono le retribuzioni e limitazione previste per l’accesso alla CIG in deroga già dal 2014 anche se, c’è da dire, alcune di queste, in Umbria, erano già state anticipate e adottate già dal 2013.

Stante la limitazione della durata a 5 mesi, se non ci saranno concreti e consistenti segni di ripresa economica, problemi di copertura della CIG in deroga si porranno per il 2015 e sarà anche necessario mobilitare le risorse della bilateralità, allo scopo accantonate, per garantire un intervento integrativo di sostegno al reddito, a partire dal settore dell’Artigianato.

Ora attendiamo la convocazione di un incontro con la Regione Umbria per condividere le modalità d’attuazione, a livello regionale, dei nuovi criteri, le procedure, l’esatta disponibilità di risorse finanziarie destinate all’Umbria e la possibilità o meno di assicurarne la copertura per gli 11 mesi di CIGO previsti per l’anno in corso.

lunedì 4 agosto 2014

Contributi Economici per i Lavoratori dei settori Commercio - Servizi - Turismo 2014

Anche per l'anno 2014, grazie alle prestazioni previste dagli Enti Bilaterali del Terziario di Perugia e del Turismo dell'Umbria, i lavoratori di questi settori potranno usufruire dei contributi economici a rimborso delle spese sostenute.
La Fisascat Cisl dell'Umbria ha predisposto 6 sportelli presso i quali presentare la richiesta di rimborso:

A Perugia in via campo di Marte 4/ N-5 ( r.rotoni@cisl.it/  3703106181 )

A Spoleto in via P.Conti  ( novellaciotti@hotmail.it / 3703278100 )

A Foligno in via La Louviere ( novellaciotti@hotmail.it / 3703278100 )

A Bastia in via Cesare Battisti 

A Todi in via Angelo Cortesi ( m.apuzzo@cisl.it / 3805914061 )

A Marsciano in Piazza C. Marx  ( m.apuzzo@cisl.it / 3805914061 )

I nostri operatori possono essere a disposizione anche per consulenze in materia di Pensione Integrativa e Assistenza Sanitaria Integrativa, Vi preghiamo cortesemente di contattarli preventivamente al fine di fissare un incontro  che potrà rendere la consulenza più dettagliata possibile.

La Fisascat Cisl Umbria ritiene quanto mai opportuno mettere in evidenza l'importanza e la centralità che, nel nostro settore, rivestono gli Enti Bilaterali, in quanto capaci di interpretare al meglio le esigenze degli operatori del settore e di predisporre in loro favore quelle prestazioni funzionali a rendere un servizio sempre migliore ed a garantire agli operatori le necessarie tutele.

venerdì 1 agosto 2014

Tyssenkrup sospende gli atti unilaterali ed accetta il confronto con Governo e sindacati

Come prevedibile sta salendo la tensione attorno alla vitale vicenda dell’AST- Thyssen Krupp di Terni e per questo Cgil, Cisl e Uil Umbria chiedono da tempo un intervento urgente e immediato da parte del Governo. In questo senso, la notizia che l’ad di Ast Lucia Morselli avrebbe accolto la richiesta del ministro allo Sviluppo Economico Federica Guidi di sospendere gli atti unilaterali e i licenziamenti, e avrebbe accettato di incontrare il 4 settembre i sindacati, è un fatto positivo e un primo risultato della straordinaria mobilitazione messa in atto dai lavoratori e dai sindacati in questi giorni. Un atto necessario, ma di per sé non sufficiente ad offrire le necessarie garanzie per il futuro di Ast.

In questi giorni lo sforzo di lavoratori e sindacati per riaprire la partita è stato straordinario. Lunedì 28 luglio si è svolta una grande manifestazione cittadina, sfociata nell’occupazione della Flaminia per alcune ore. Ieri, 31 luglio, la protesta è cresciuta di intensità fino ad arrivare all’occupazione dell’autostrada del Sole e poi è proseguita con iniziative, ancora in atto, presso la sede della dirigenza, arrivando a coinvolgere l’intera città di Terni. L’arroganza e la chiusura messe in atto dall’Amministratore delegato Lucia Morselli stanno provocando la reazione dei lavoratori del sito ternano.

Considerata la delicatezza che ha assunto la vicenda sia per la sua strategicità produttiva che per l’impatto occupazionale, ma anche per le vicende di ordine pubblico e di ricaduta sociale che si stanno realizzando, Cgil, Cisl e Uil sollecitano, dopo il primo intervento tampone del ministro Guidi, un’azione più incisiva e complessiva del Governo, tesa a ricomporre nel giusto ambito la trattativa sindacale e rimuovere le posizioni oltranziste messe in campo dall’azienda.

Diviene fondamentale attivare questi strumenti e quel livello di interlocuzione al fine di rispettare quanto indicato dalla commissione europea rispetto alla strategicità e alle capacità produttive del sito ternano. Cgil, Cisl e Uil, nel riconfermare la solidarietà e la vicinanza ai lavoratori in lotta per il proprio posto di lavoro, auspicano un sollecito intervento da parte del Presidente del Consiglio Matteo Renzi.

TK non può affidare l’azienda ad una consulente, come la Dott.ssa Morselli, che in maniera imperterrita continua a svolgere il ruolo e la funzione di “tagliatrice di teste”.

L’intervento del Governo e direttamente del Presidente del Consiglio Renzi è necessario qui e ora; perché non possiamo permettere che TK porti avanti, come sta facendo, un attacco mortale al lavoro, alla democrazia, a Terni e all’Umbria.