mercoledì 14 dicembre 2011

MANOVRA MONTI, LA FISASCAT CISL COMMENTA LE MISURE ANTICRISI



Roma 5 dicembre 2011 – Anche la Fisascat, la federazione del terziario, commercio, turismo e servizi della Cisl, si unisce al coro di critiche contro la manovra decisa dal Governo Monti.
“Con l’attuazione delle nuove misure anticrisi saranno sempre i soliti a pagare – ha dichiarato il segretario generale della Fisascat Pierangelo Raineri – I primi a farne le spese saranno i giovani già colpiti da una crisi occupazionale senza precedenti e che con le nuove norme sulle pensioni saranno ulteriormente penalizzati”.
La Fisascat critica anche la decisione di abolire il meccanismo di rivalutazione delle rendite pensionistiche che nel terziario penalizzerebbe prevalentemente il lavoro femminile. “Ancora una volta, quando si parla di riforma del sistema previdenziale, non si tiene conto delle profonde modifiche intervenute nel mercato del lavoro che si sono sviluppate soprattutto nel terziario privato dove l’occupazione femminile raggiunge il 64% - ha commentato Raineri – Le misure così come definite avranno effetti devastanti perché, mentre in altri settori  in qualche modo esiste una pur relativa stabilità di impiego, per definizione nel Terziario, nel commercio, nel Turismo e nei Servizi ciò non esiste e tutti gli oltre 6 milioni di addetti dei diversi settori hanno periodi più o meno lunghi di contribuzione figurativa, intramezzata con periodi di versamenti effettivi. La vita previdenziale di milioni di lavoratori e soprattutto di lavoratrici, già colpite in particolare dalla revisione della pensionabilità, introdotta dalla manovra varata dal precedente Governo, sarà duramente colpita. Su questo tema la nostra categoria si batterà sempre per sviluppare invece un dibattito serio sulla previdenza complementare di origine contrattuale che dovrà diventare obbligatoria”.
La Fisascat critica aspramente anche la decisione di abolire l’Enpals, l’ente nazionale di previdenza dei lavoratori dello spettacolo dei quali rappresenta i lavoratori delle case da gioco, delle società di scommesse, bingo e sisal, e di soppressione dell’Enit, l’Agenzia Nazionale del Turismo le cui funzioni saranno trasferite al ministero dello Sviluppo Economico "e non come sarebbe stato più opportuno al dicastero del turismo recentemente costituito". “In entrambi i casi esempi di eccellenza l’uno nel panorama previdenziale e l’altro tra gli enti più efficienti della Pubblica Amministrazione promotore in tutto il mondo del settore del turismo, comparto che potrà rappresentare, se opportunamente riconsiderato, il volano per la ripresa economica ed occupazionale del Paese.”
Giudizio negativo della Fisascat anche sulle ulteriori deroghe previste per il settore commerciale che ha visto in questi anni una progressiva deregulation degli orari e delle deroghe festive, senza alcun confronto con il sindacato, come è altrettanto problematica per l'occupazione anche la nuova normativa sul settore delle farmacie.
"La manovra non si fa solo con la calcolatrice alla mano - ha concluso Raineri – Piuttosto è necessario ripartire dal contrasto all’evasione fiscale e da politiche che possano favorire il rilancio occupazionale dei giovani e delle donne”.

Nessun commento:

Posta un commento