venerdì 1 agosto 2014

Tyssenkrup sospende gli atti unilaterali ed accetta il confronto con Governo e sindacati

Come prevedibile sta salendo la tensione attorno alla vitale vicenda dell’AST- Thyssen Krupp di Terni e per questo Cgil, Cisl e Uil Umbria chiedono da tempo un intervento urgente e immediato da parte del Governo. In questo senso, la notizia che l’ad di Ast Lucia Morselli avrebbe accolto la richiesta del ministro allo Sviluppo Economico Federica Guidi di sospendere gli atti unilaterali e i licenziamenti, e avrebbe accettato di incontrare il 4 settembre i sindacati, è un fatto positivo e un primo risultato della straordinaria mobilitazione messa in atto dai lavoratori e dai sindacati in questi giorni. Un atto necessario, ma di per sé non sufficiente ad offrire le necessarie garanzie per il futuro di Ast.

In questi giorni lo sforzo di lavoratori e sindacati per riaprire la partita è stato straordinario. Lunedì 28 luglio si è svolta una grande manifestazione cittadina, sfociata nell’occupazione della Flaminia per alcune ore. Ieri, 31 luglio, la protesta è cresciuta di intensità fino ad arrivare all’occupazione dell’autostrada del Sole e poi è proseguita con iniziative, ancora in atto, presso la sede della dirigenza, arrivando a coinvolgere l’intera città di Terni. L’arroganza e la chiusura messe in atto dall’Amministratore delegato Lucia Morselli stanno provocando la reazione dei lavoratori del sito ternano.

Considerata la delicatezza che ha assunto la vicenda sia per la sua strategicità produttiva che per l’impatto occupazionale, ma anche per le vicende di ordine pubblico e di ricaduta sociale che si stanno realizzando, Cgil, Cisl e Uil sollecitano, dopo il primo intervento tampone del ministro Guidi, un’azione più incisiva e complessiva del Governo, tesa a ricomporre nel giusto ambito la trattativa sindacale e rimuovere le posizioni oltranziste messe in campo dall’azienda.

Diviene fondamentale attivare questi strumenti e quel livello di interlocuzione al fine di rispettare quanto indicato dalla commissione europea rispetto alla strategicità e alle capacità produttive del sito ternano. Cgil, Cisl e Uil, nel riconfermare la solidarietà e la vicinanza ai lavoratori in lotta per il proprio posto di lavoro, auspicano un sollecito intervento da parte del Presidente del Consiglio Matteo Renzi.

TK non può affidare l’azienda ad una consulente, come la Dott.ssa Morselli, che in maniera imperterrita continua a svolgere il ruolo e la funzione di “tagliatrice di teste”.

L’intervento del Governo e direttamente del Presidente del Consiglio Renzi è necessario qui e ora; perché non possiamo permettere che TK porti avanti, come sta facendo, un attacco mortale al lavoro, alla democrazia, a Terni e all’Umbria.


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