Proposta ritenuta inaccettabile per Fisascat, Filcams, Uiltucs che hanno proclamato lo stato di agitazione, con il blocco delle prestazioni straordinarie, supplementari e festive, e hanno indetto una giornata di sciopero per il 7 maggio in tutti i negozi della rete vendita.
Le tre sigle hanno dichiarato la disponibilità a concordare un incentivo all’esodo volontario a fronte dell’assorbimento degli esuberi; qualora ciò non fosse possibile per i sindacati sarà necessario rinnovare l’applicazione del contratto di solidarietà. «La riorganizzazione aziendale deve essere conciliata con le esigenze dei lavoratori, non si può dare luogo a espulsioni di manodopera o a trasferimenti coatti» hanno stigmatizzato in una nota congiunta.
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