martedì 8 agosto 2017

Flussi turistici Umbria non si attenua la crisi del settore




Riportiamo l'analisi della Regione Umbria sui flussi turistici dei primi 5 mesi dai quali si evince la situazione di estrema gravità del settore che a nostro avviso necessita di una azione specifica finalizzata a ridare slancio e vigore ad un settore centrale per l'economia regionale che non può più essere affrontato senza un'azione politica programmata e di lungo periodo.

I flussi turistici dichiarati dalle strutture ricettive umbre nel periodo Gennaio – Maggio 2017corrispondono a
    656.632            arrivi
1.560.441            presenze
con una variazione percentuale rispetto allo stesso periodo 2016 pari al -25.15% negli arrivi e -15.41% nelle presenze.
A livello regionale si registra un calo più consistente dei flussi dei turisti italiani -29.29% arrivi e -16-61% presenze) rispetto a quello dei turisti stranieri -12.65% arrivi e -12.35% presenze).
Negli esercizi alberghieri si riscontrano nel complesso variazioni negative pari al -25.28% negli arrivi e -16.28% nelle presenze, determinate da un serio calo dei flussi dei turisti italiani (-30.19% arrivi e -18.25% presenze) a fronte di una diminuzione minore degli flussi dei turisti stranieri (-11.45% arrivi e -10.81% presenze).
Situazione simile negli esercizi extralberghieri dove si registra complessivamente un calo del -24.83% negli arrivi e -13.99% nelle presenze; diminuiscono in misura più consistente i flussi dei turisti italiani (-27.21% arrivi e -13.75% presenze), rispetto a quelli degli stranieri (-16.22% arrivi e 14.54% presenze).
Quanto alla distribuzione media dei turisti, il 61.5% ha preferito soggiornare in strutture alberghiere, mentre il 38.5% ha preferito alloggiare in strutture extralberghiere.
L'Indice di utilizzo medio delle diverse tipologie ricettive risulta, a livello regionale, pari al 14.1% -12.86% rispetto al 2016, il comparto alberghiero evidenzia un'occupazione media del 25.4% (-12.01%); mentre nell'extralberghiero si registra un'occupazione media dell'8.3% (-12.33%).
La permanenza media si attesta nel complesso sui 2,4 giorni (+13.01%); è di 2.1 giorni negli esercizi alberghieri (+12.05%) e di 3.2 giorni negli extralberghieri (14.42%)
Le principali correnti italiane nel periodo considerato sono Umbria (incrementata notevolmente dai terremotati alloggiati temporaneamente in strutture ricettive), Lazio, Lombardia, Campania, Toscana ed Emilia Romagna; le principali correnti straniere sono USA, Germania, Cina, Regno Unito, Francia e Paesi Bassi.

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