E PER ALLARGARE LE TUTELE SOCIALI
Il confronto col
Governo e le organizzazioni imprenditoriali, che la CISL ha sostenuto, ha
prodotto una riforma in linea con le migliori soluzioni adottate nei paesi europei
e in grado di coniugare il sostegno alla nuova
occupazione con le tutele sociali per
i lavoratori.
LAVORO
AI GIOVANI E CONTRASTO ALLE FLESSIBILITA’ “MALATE”
La
riforma adotta strumenti concreti per combattere le forme abusive di
flessibilità e favorire l’ingresso dei giovani al lavoro in termini di
stabilizzazione.
·
L’apprendistato,
fortemente incentivato, diviene il
canale privilegiato di accesso dei giovani al lavoro. Viene introdotta una
percentuale minima del 50% di apprendisti da stabilizzare a tempo indeterminato
·
Il contratto
di inserimento favorirà l’occupazione dei
lavoratori over 50 disoccupati attraverso sgravi contributivi per i contratti a
tempo determinato e indeterminato.
·
Il contratto a
tempo determinato ha una disciplina più restrittiva e
maggiori costi contributivi che verranno recuperati in caso di trasformazione a
tempo indeterminato.
·
I contratti a
progetto, le false partite IVA e l’Associazione in partecipazione con apporto
di lavoro vengono sottoposte a maggiori
controlli e limitazioni e in caso di abusi ripetuti verranno trasformate in
lavoro subordinato. Ristretto anche il campo di utilizzo del lavoro accessorio.
·
Tirocini
e stage vengono inseriti nei
percorsi scolastici e viene ridotto l’utilizzo post-scolastico.
Viene reintrodotta le legge contro le dimissioni in bianco.
RIFORMA
DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI E NUOVE TUTELE
Mantenimento
per il 2012 e 2013 degli attuali ammortizzatori sociali, in particolare della
Cassa integrazione in deroga.
Viene
creata l’Assicurazione Sociale Per l’Impiego (ASPI) che sostituirà l’attuale Indennità di disoccupazione con
il superamento graduale entro il 2017 dell’indennità di mobilità e viene estesa
anche agli apprendisti.
L’attuale
indennità di mobilità viene riconvertita in un Fondo di sostegno al reddito eaccompagnamento alla
pensione per i lavoratori anziani.
Oltre
alla cassa integrazione ordinaria e i contratti di solidarietà, viene
salvaguardata in grandissima parte la cassa integrazione straordinaria.
Per i
settori non coperti dalla Cig obbligo di costituzione – attraverso accordi tra
le parti sociali – di Fondi bilaterali di solidarietà con contribuzione a carico dei datori di lavoro e validità
erga omnes.
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