lunedì 11 maggio 2015

“UNA CORSA CONTRO IL TEMPO PER EVITARE CHE LA CRISI FINANZIARIA DELLA SOCIETA’ PROVOCHI UN’ECATOMBE OCCUPAZIONALE”

Roma, 11 maggio 2015  Giornata campale quella di oggi per la complessa vertenza del Gruppo Mercatone Uno, il noto marchio della vendita di mobili e complementi d’arredo dal 7 aprile in amministrazione straordinaria: al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali i sindacati di categoria Fisascat Filcams Uiltucs ed i Commissari straordinari hanno infatti siglato un accordo sull’accesso alla cassa integrazione straordinaria che con decorrenza dal 7 aprile 2015 riguarderà 3.071 lavoratori dei 79 negozi della rete vendita. L’Inps, considerata l’impossibilità del Gruppo di anticipare l’erogazione dell’ammortizzatore sociale, per l’intera durata dell’amministrazione straordinaria provvederà direttamente al pagamento della Cigs.
L’accordo contempla clausole applicative tendenti a ridurre la discrezionalità dell’impresa, con la programmazione mensile della cassa integrazione e quindicinale degli orari individuali di lavoro; l’intesa garantisce inoltre un minimo di ore di prestazione giornaliera e conferma il regime di flessibilità anche per il personale a contratto part-time. I Commissari straordinari sono impegnati sul doppio fronte dell’espletamento delle formalità connesse alla concessione delle garanzie statali sui finanziamenti delle grandi imprese in stato di insolvenza – primo passo per far fronte al pagamento dei fornitori – e della pubblicazione del bando per la cessione del complesso aziendale, a cui - si auspica - seguiranno le manifestazioni d’interesse degli investitori.
“Con la pubblicazione del bando finalizzato a raccogliere manifestazioni d’interesse si entrerà in una fase inedita ma assai significativa per il futuro delle società interessate dall’AS – ha dichiarato il segretario nazionale della Fisascat Vincenzo Dell’Orefice –. Va dato atto alla terna commissariale di aver impresso all’amministrazione straordinaria una velocità significativa; del resto non vi è un’altra opzione possibile – ha proseguito il sindacalista – se non si procede celermente ad attivare la garanzia statale ed a rifornire nel breve periodo di merce i negozi, la crisi finanziaria che investe Mercatone Uno provocherà un’ecatombe in termini occupazionali ed un ulteriore detrimento in termini di credibilità dell’insegna presso il mercato, aspetti che, verosimilmente, potrebbero influire negativamente anche nelle intenzioni di acquisto dei possibili soggetti interessati a rilevare”. 
Per i prossimi giorni sono previste altre occasioni di confronto fra le i sindacati ed i commissari per proseguire il confronto sugli strumenti di sostegno al reddito attivabili per i lavoratori delle imprese controllate che non rientrano nel campo applicativo della Cigs e per gli associati in partecipazione.

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