giovedì 28 gennaio 2016

VALORIZZARE IL TURISMO COME VOLANO DI SVILUPPO



Al consiglio regionale della Fisascat Cisl Umbria, che si è tenuto questa mattina (28 gennaio) a Spoleto, si sono fatti i conti. “La nostra categoria sta crescendo progressivamente – precisa il segretario nazionale della Fisascat Cisl Rosetta Raso - perché siamo presenti in maniera attiva ed efficiente sui territori, in modo nuovo”. Ad essere stata aperta la questione della comunicazione, l’importanza che i lavoratori e delegati siano informati in tempo reale. Attraverso i nuovi mezzi di comunicazione, sui quali la categoria del commercio, servizi e turismo sta investendo e già raccogliendo i frutti di un consistente sforzo innovativo.

“Stare vicino ai lavoratori – spiega il segretario regionale FisascatCisl Simona Gola, che ha curato la relazione introduttiva dei lavori - significa essere sempre più informati e formati. Per questo il ruolo della formazione diviene strategico, come è stato dimostrato dal lavoro della nostra categoria portato avanti per tutto il 2015 anche grazie agli enti bilaterali e all’ente di formazione della Cisl, lo Ial”. Oltre a questo, Gola ha precisato: “E’ sempre più necessario riaprire la trattativa per il rinnovo dei contratti nazionali scaduti, in particolare quello del commercio Federdistribuzioni e Distribuzione Cooperativa che ci ha già visti impegnati in due giornate di mobilitazione”. 

Nel corso dell’incontro spoletino con i delegati è emersa anche la necessità di continuare a puntare sul turismo. “In regioni comel’Umbria – chiosa il segretario Raso - questo settore diventa strategico”. Ciò a fronte di una segreteria regionale che ha descritto il cuore verde d’Italia come una delle principali mete di pellegrinaggi. “Per questo è necessario un progetto ben definito da presentare alle istituzioni – propone Natili - sul quale già l’anno scorso la nostra federazione si è confrontata in un convegno e che nell’anno del Giubileo della Misericordia può diventare elemento propulsivo di rilancio. Anche perché, dai dati recentemente pubblicati dagli organi di informazione, è emerso non solo un incremento in termini di presenze, ma anche di permanenza nella nostra regione. Qualcosa che sembra in linea con l’esigenza umbra del superamento del turismo mordi e fuggi”.

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